Perché i furti aumentano a fine anno

I numeri aiutano a dare le giuste priorità: secondo il rapporto CENSIS nel 2024 in Italia sono stati denunciati 155.590 furti in abitazione (+5,4% sul 2023). Il livello resta però inferiore del 33,7% rispetto al 2015, segno di un trend di lungo periodo ancora più basso. Nel primo semestre 2025 i furti calano a 61.555 (–8,6% anno su anno), ma il dato è ancora provvisorio.

CENSIS, Incremento dei furti in Italia

Sul “quando”, la fotografia è chiara: il 31,7% dei furti avviene nel pomeriggio (14:00–20:00); il 20% al mattino (7:00–14:00). Le incursioni notturne sono meno frequenti: i ladri preferiscono muoversi prima che qualcuno rientri. In autunno e inverno l’attività cresce (giornate più corte, case più spesso vuote tra commissioni e cene festive); si registra un rialzo anche in estate, specie con abitazioni lasciate incustodite. Nel 72,6% dei casi, al momento del furto in casa non c’era nessuno.

Guardando alla stagionalità mensile 2024, l’andamento mostra picchi in autunno (ottobre–novembre) e livelli più bassi in piena estate. Sono oscillazioni utili per pianificare la prevenzione: prima delle feste di fine anno conviene testare l’allarme e curare i segnali di presenza; ma anche a luglio–agosto va evitata la casa “spenta” per più giorni.

Checklist pre-partenza

Prima di chiudere casa, l’obiettivo è ridurre i segnali di assenza e rafforzare il perimetro. Funziona se sommi piccole azioni: serrature a prova di scasso, luci programmabili e un vicino informato. In FVG e in provincia di Gorizia, dove molte abitazioni hanno garage e cortili interni, i punti deboli sono spesso basculanti e finestre sul retro. Ecco quindi che cosa verificare con criterio, in pochi minuti.

  • Chiudi porte e finestre a doppia mandata e rinforza i punti deboli (scuri, basculanti garage).

  • Imposta timer luci con orari realistici, non tutte accese insieme, così da simulare la tua presenza.

  • Nascondi oggetti di valore in una cassaforte ancorata, non nei “soliti posti”.

  • Condividi i tuoi contatti con un vicino affidabile, che possa chiamarti tempestivamente in caso di necessità.

Verifiche impianto d’allarme

Un impianto valido non basta se un componente è fuori uso. La maggior parte dei problemi nasce da batterie deboli, sensori disallineati o notifiche non configurate. Prima di partire, testa i blocchi essenziali: alimentazione, rilevazione, allerta.

  • Controlla lo stato di alimentazione della centrale e l’autonomia della batteria: se rilevi batterie scarichi, sostituiscile prima di partire.

  • Fai un test della sirena interna ed esterna: sono un componente importante per avvisare i vicini in caso di effrazione.

  • Verifica il funzionamento di contatti magnetici sulle porte e finistre, oltre che il correttamento funzionamento dei sensori volumetrici

  • Verifica che, quando l’allarme scatta, ti arrivi una notifica sul cellulare, via SMS o chiamata telefonica

  • Ricorda che nei sistemi con SIM è bene verificare periodicamente il credito residuo o la necessità di un eventuale rinnovo.

Social media: cosa NON pubblicare

I ladri osservano abitudini e tempi. Post in tempo reale, geotag e storie pubbliche creano un calendario della tua assenza. La regola è semplice: condividi dopo e limita la platea quando sei fuori.

  • Evita post in tempo reale su giorni, hotel, itinerari.

  • Disattiva la geolocalizzazione automatica sui post che pubblichi.

  • Condividi foto e storie sempre dopo il rientro.

Cosa fare al rientro

Il rientro è il momento giusto per validare ciò che è accaduto e riportare il sistema nelle condizioni ideali. Un controllo veloce può farti scoprire eventuali anomalie passate inosservate durante il tuo periodo di assenza.

  • Apri l’app o vai sulla centrale e controlla la cronologia degli eventi

  • Ispeziona i sensori e verifica che non siano stati manomessi.

  • Se hai condiviso l’accesso dell’allarme con vicini o amici, rimuovi l’accesso o cambia i codici.

  • Verifica le parti esterne come garage, finestre e porte per capire se ci sono stati tentativi di effrazione.

  • Se noti segni di effrazione, non entrare: chiama il 112 e attendi le Forze dell’Ordine.

Se, dopo aver verificato tutto quello che abbiamo scritto sopra hai ancora dei dubbi e non sei sicuro che il tuo impianto funzioni correttamente, contattaci per un sopralluogo gratuito per verificare l’impianto attuale e trovare insieme la soluzione più adatta a te.